La protesi di spalla è un’opzione terapeutica per il trattamento delle patologie della spalla che non rispondono alla terapia conservativa.
E’ fondamentale intervenire precocemente poiché il protrarsi dell’attesa contribuisce ad una minore elasticità dei tessuti muscolo tendini e di conseguenza al rischio di compromettere il corretto funzionamento dell nuova articolazione protesica.
Quando impiantare una protesi di spalla?
La protesi di spalla viene utilizzata in casi in cui l’articolazione gleno-omerale è compromessa a causa di :
- fratture della porzione prossimale dell’omero
- artrite reumatoide
- artrosi
- necrosi della testa omerale
- tumore

Quali sono i tipi di protesi di spalla
- protesi di rivestimento
- protesi parziale (solo parte omerale)
- protesi totale di spalla (omero e glena)
- protesi totale inversa (sfera e glena invertite)
Quanto a lungo sopravvive una protesi di spalla?
La durata nel tempo della protesi di spalla è analoga a quella della protesi d’anca o di ginocchio. 15 anni dopo l’impianto circa l’86-92% delle protesi lavorano bene senza segni di mobilizzazione.
Come viene operata una protesi di spalla?
La protesi di spalla viene eseguita in anestesia generale, il paziente viene posizionato sul tavolo operatorio in posizione semi-seduta (sedia a sdraio come convenzionalmente viene definita). Il più comune approccio chirurgico è sulla parte anteriore della spalla, dopodiché vengono lavorate la glena e l’omero a seconda del tipo di protesi indicata al caso.
Riabilitazione della protesi di spalla
Viene prescritto un tutore per 4 settimane. E’ prevista una degenza di 3-4 giorni; inizia a muovere il gomito, il polso e la mano successivo all’intervento. Al momento della dimissione il paziente viene istruito su altri movimenti dei seguire e viene informato sul programma di fisioterapia. La ripresa dell’attività completa varia dai 2 mesi ai 6 mesi, in base alla condizione elastica dei muscoli e dei tendini al momento dell’intervento.